Ho conosciuto Paola sei mesi fa quando è stata ricoverata nel mio reparto per una grave malattia. Era come me, sui 40 anni, infermiera, con tre figli; mi avevano colpito la sua bellezza e il suo sorriso (è sempre attraverso la bellezza che il Signore ci attira, è un fascino cui non si può resistere) e la raffica di domande su quello che le capitava. La mattina dopo non vedevo l’ora di rientrare in quella stanza. Anche lei era contenta e ha ricominciato con le domande. Io e la fisioterapista evitavamo le risposte dirette, pensavamo soltanto a tirarla su. Ma erano domande profonde, radicali, di una persona che vuole vivere intensamente la realtà e io non potevo stare davanti a lei facendo finta di niente o aggirandola. Le ho detto che avrei pregato. Paola mi ha ringraziato, e da lì è cambiato tutto.

Dopo qualche giorno, ho conosciuto suo marito e i suoi figli. Ci siamo riviste, io l’ho invitata ad alcuni incontri sull’educazione e lei mi ha voluto a cena: mi ha accolto come un’ospite speciale anche se allora non eravamo in grande confidenza. Quando ci telefonavamo lei andava subito al sodo con le sue drammatiche domande di senso: capiva verso dove stava andando e non si sentiva preparata, ma chi è pronto a morire? Io non sapevo bene che cosa dirle, ma ci facevamo compagnia.

In quei giorni è cominciata l’amicizia con suo marito. Andavo qualche volta a trovarli in ospedale (non era la clinica dove lavoro io); lui le stava accanto tutto il giorno, si è fatto insegnare come assisterla e lo faceva meglio di un infermiere. In questa condivisione ormai quotidiana si è riavvicinato alla fede. Abbiamo cominciato a pregare insieme chiedendo il miracolo. Ha fatto spazio a poco a poco fino ad abbandonarsi. In questa amicizia vedeva qualcosa che gli sfuggiva totalmente, una Presenza misteriosa, e le dava credito ritrovandosi a fare cose mai fatte. Diceva che non capiva cosa gli succedeva. Anch’io ho fatto cose impensabili, ma mio marito, i figli e gli amici sono una compagnia che è un abbraccio per tutti.

Paola è morta serena, e attraverso la sua morte Dio ha fatto il miracolo di chiamare tutti noi a Lui. L’amicizia cristiana è davvero una compagnia verso il destino.

Maria, VR