Mio marito ed io siamo medici ed esercitiamo la professione nel nostro paese. La maggioranza dei filippini sono a livello di povertà. Anche noi abbiamo sperimentato cosa vuol dire essere poveri, e quando ci arrivano i saluti di nostri colleghi che hanno fatto carriera in Occidente, ci vengono ancora dei dubbi se abbiamo fatto bene a restare nel nostro paese.

Due anni fa, con l’aiuto di alcuni amici, abbiamo aperto un modesto ambulatorio privato, dividendo in due la nostra già piccola abitazione. Perché stiamo qui? C’è il bisogno infinito della nostra gente, i volti impauriti dei bambini, i corsi di formazione alla famiglia, l’ambulatorio, l’assistenza agli anziani, ai terminali… Possiamo abbandonare tutto questo? Noi sogniamo una società nuova, ma cominciando a lavorare di persona qui, nel nostro paese.

L.R., – Filippine