Da tempo seguivamo una signora con una figlia disabile. Il marito se ne era andato e vivevano con grossi problemi economici. Era disperata soprattutto perché doveva affrontare da sola la vita. Parlavo con lei a lungo cercando di accogliere il suo dolore senza Perché. Il discorso diventava più sereno e lentamente ritrovava un senso nella fede. L’aiutavo nelle procedure burocratiche necessarie per gli aiuti alla figlia, evitandole lunghe file di attesa.

Andando con mio marito e la bambina a casa sua, un giorno mi sono accorta che mancavano del necessario. Con amici abbiamo raccolto dei generi alimentari che le portavamo una volta al mese. Telefonandole un giorno, ho capito che era di nuovo senza niente. Pensavo di andare al supermercato quando un vicino di casa mi ha portato uno scatolone colmo di generi alimentari e dolci: “… Tanto tu sai a chi darli”, mi ha detto. Siamo andati a casa sua con tutta quella buona roba. Con stupore vi abbiamo trovato una giovane ragazza madre che lei seguiva e con la quale la signora ha voluto condividere ogni cosa. Siamo tornati a casa con una lezione di vita.

V.M., Slovenia