Sono sposata da circa 40 anni, ho 4 figli e sono giù nonna!

Devo dire che ho sempre sentito in me il valore grande della famiglia, cercando di dare tutto l’amore di cui ero capace cominciando dai piccoli gesti quotidiani. Ho sempre cercato di avere una cura particolare per la casa perché trasmettesse l ‘amore e l’armonia che c’era tra noi e perché le persone che venivano a trovarci si sentissero accolte e amate. E non mi bastava dedicarmi solo alla mia famiglia, ma sentivo l’esigenza di portare il mio amore anche agli altri, senza fermarmi al colore della pelle, alla lingua o alla religione.

Vicino a noi abitava Assan e trovandomi un giorno a consegnare i bollettini parrocchiali ai suoi vicini, ho pensato di suonare il campanello della sua abitazione. Mi sono presentata offrendo anche a lui il foglietto parrocchiale spiegandogli di cosa si trattava. Lui lo ha accettato perché sapeva leggere l’italiano e ho visto in lui una apertura al dialogo. Abbiamo iniziato una breve conversazione venendo così a sapere che era in attesa che arrivasse la moglie e la figlioletta dal Marocco.

Fu così, che qualche tempo dopo, ho conosciuto Aisha, e piano piano è nata tra noi una stima e un’amicizia reciproca fatta di piccoli gesti di amore concreto e di grande ospitalità da parte loro.

Ricordo un giorno che, per dei piccoli servizi che le avevo fatto, inaspettatamente mi ha ricambiato con una bellissima torta decorata con su scritto: “grazie, Francesca”, che mi ha commosso tantissimo.

E normale passare da loro anche per un semplice saluto e tornare con il pane appena sfornato da lei o con le frittelle tipiche della loro terra.

Spesso, conversando tra noi, si finiva per parlare di Dio. Sentendo in lei questo grande amore e devozione per Dio, ho iniziato piano piano a leggerle qualche frase del Vangelo che mi sembrava universale, tratta dal foglietto della Parola di Vita.

Da qualche anno mi chiede di portarselo a casa per sottolinearsi quelle frasi che, come dice lei: “le fanno tanto bene al cuore”.

Da quando è arrivata in Italia ha sempre cercato di migliorare il suo lavoro perché potesse rispondere di più alle sue competenze visto che è laureata, ha presentato tante domande per concorsi vari finché è riuscita a superare gli esami di ammissione per un corso di formazione. Quel giorno mi ha chiamata per condividere insieme questa grande gioia.

Abbiamo capito che non sono le cose materiali che ci uniscono, o la religione, o la cultura, ecc., ma bensì l’amore che abbiamo per l’Unico Dio che ci fa sentire tutti fratelli.

Francesca M, VI