22 settembre 2024 – 25a domenica t. ord.
Sap 2,12.17-20 / Gc 3,16 – 4,3 / Mc 9,30-37
Chi vuol essere il primo, sia l’ultimo e il servo di tutti
(Mc 9,35)
Gesù ha appena annunciato ai discepoli, per la seconda volta, la sua passione e, annota san Marco, di tutto questo discorso essi non capiscono niente. L’evangelista anzi fa sapere quanto essi sono lontani dal modo di parlare e di intendere la vita del loro maestro, facendoci conoscere l’argomento della discussione degli apostoli. “Per via avevano discusso chi fosse il più grande”. È quello che c’è in fondo al cuore di ognuno: essere protagonisti, essere i migliori. A questo voler emergere a tutti i costi, in qualunque luogo (talvolta anche nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità cristiane) Gesù contrappone il suo stile nuovo: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti, il servo di tutti”. Per Gesù il più grande non è chi si serve dell’altro, ma chi lo serve.
Certo: se guardiamo dentro il nostro cuore troviamo più soddisfazione quando comandiamo, quando possediamo, quando riusciamo ad essere primi. Proviamo invece a cercare la gioia che nasce dal servizio verso tutti, nessuno escluso… anche di quell’antipatico, anche di quel… nemico, anche di quello di religione diversa dalla mia. Quando si riesce a vivere così, si avvertirà un grande libertà interiore ed una pienezza di gioia mai conosciuta prima.