A fatica, sul treno, era salita una anziana suora carica di bagagli che io ho aiutato a sistemare nello stesso scompartimento dove viaggiavo con altri studenti.

Prima del suo arrivo noi ridevamo e bevevamo birra, dopo invece s’è creato il silenzio. Rendendosi conto di questo cambiamento, la suora ha preso l’iniziativa di parlare: «Forse mi state chiedendo che senso abbia la mia vita, state pensando che la mia sia stata una scelta d’altri tempi. In breve, ho avuto la fortuna di imbattermi in san Francesco: lui mi ha insegnato a diventare povera per conoscermi e realizzarmi. Così è stato. Ora so capire la vita e gli altri». Così ha detto pressappoco.

Dopo un po’ una ragazza le ha chiesto chiarimenti, seguita dagli altri. Si è creata un’aria di cordialità e di attenzione. Arrivati a destinazione, due di noi hanno voluto accompagnarla con i suoi bagagli fino al monastero dove abitava.

Quel giorno ho capito cose che mi hanno cambiato la vita.

W. H. – Germania