Marta, una extracomunitaria che mi aiuta in casa, piange: non può mandare a scuola i figli perché chi li aveva in affidamento non le dà i documenti necessari. Approfondisco il caso: ci sono molto giri da fare tra scuola e assistenti sociali.
Spesso devo parlare anche con suo marito che lavora in un cantiere vicino. I suoi colleghi mi guardano con circospezione ed io temo che anche il geometra, con cui c’era stato uno screzio per via degli autotreni che rovinavano la strada, non veda di buon occhio queste mie visite. Invece un giorno che accompagno la figlia di Marta a fare visita al padre, il geometra con un sorriso, guardando la bambina, mi dice: “Signora, abbiamo voluto fare un regalo ai bambini di Gaston, guardi nella tasca!” Infilo la mano: c’è un biglietto da 500 euro!
Marta piangerà di gioia perché aveva finito i soldi. “Certo lei sta dando una buona mano a questa famiglia!” mi ha detto un giorno quel geometra. Ed io di rimando: “Può darsi, però anche voi non fate di meno”.
Z.C., Italia