3 dicembre 2023 – I domenica di Avvento
Vegliate, perché non sapete quando è il momento(Mc 13,33)
Entriamo con questa domenica nel tempo “forte” dell’Avvento e la liturgia ci propone alcuni atteggiamenti adatti a prepararci al Natale, alla venuta del Signore Gesù in mezzo a noi. Innanzitutto, ci propone di attendere il Signore. Per questo è importante vigilare. Sappiamo che attesa è parente di assenza, poiché non si aspetta qualcosa che c’è già, ma solo qualcosa o qualcuno che al momento è assente. Allora, ecco questo periodo di Avvento, che ci scuote, ci ridesta, per farci vivere in modo più cosciente la nostra fede.
Perché abbiamo bisogno di questo scossone salutare, di questo tempo detto “forte”? Forse perché è quasi inevitabile che, nello scorrere dei giorni, i nostri cuori si intorpidiscano. Forse è facile cedere alla pigrizia e coltivare solo come un ricordo lo slancio di un tempo. Forse perché il peso della fatica quotidiana a lungo andare fa smarrire la speranza. Ed ecco il dono dell’Avvento, che è come una luce che squarcia l’oscurità e ci fa intravedere di nuovo il progetto e l’amore di Dio. L’Avvento è tutto concentrato in un grido: “State attenti, vegliate”, perché non sapete quando sarà il momento preciso. State attenti perché potreste perdere il sentiero che Gesù ha tracciato davanti a voi. State attenti perché lo Spirito continua ad operare in mezzo a voi ed è importante ascoltare la sua voce. State attenti perché è facile lasciarsi andare e lasciarsi trasportare dalla corrente del “fanno tutti così”.
Chi veglia attende e noi attendiamo le “venute” del Signore nelle nostre giornate. Chi veglia è mosso dal desiderio, intenso e vivo, di incontrare qualcuno che sta per arrivare. Chi veglia è uno che ama. E proprio perché amiamo Gesù e il prossimo vorremmo essere desti e vigilanti. Per non perdere neanche un “briciolo” di vita con Lui.