Anni fa durante un ritiro ho sperimentato una fraternità insolita. La spiegazione me l’ha data la frase del Vangelo “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro”. Era dunque Qualcuno di cui avvertivo la presenza. Di qui la spinta interiore a vivere sempre con lui, Gesù. 

Tuttavia, intravista la meta, non trovavo il modo per arrivarci. Infatti le persone incontrate al ritiro abitavano lontano. Soffrivo di solitudine. Ma credevo alle parole di Gesù: “A chi mi ama, mi manifesterò”. A darmi il coraggio era il pensiero che nel mondo esistono persone che si impegnano per il bene. Non le avevo forse conosciute anch’io? A questo punto mi sono guardata attorno… e ce n’erano di bisogni!  

Ho cominciato a cercare chi era solo e aveva bisogno di aiuto per qualche pratica burocratica o per essere accompagnato dal medico. Presto altre conoscenti, vedendomi impegnata in questi servizi e contenta, mi hanno chiesto di collaborare anche loro. Ora siamo un bel gruppo. Mi sembra che sia Gesù a condurci, anche nel farci raggiungere chi ha bisogno di noi. 

S.R. – Francia