31 ottobre 2021 – 31a domenica Tempo Ordinario
Dt 6,2-6 / Eb 7,23-28 / Mc 12,28b-34
1 novembre 2021 – TUTTI I SANTI
Ap 7,2-4.9-14 / 1Gv 3,1-3 / Mt 5,1-12a
Non sei lontano dal regno di Dio (Mc 12,34)
Amare Dio e amare il prossimo è l’unica “legge” della vita cristiana. La carità fraterna diventa l’espressione concreta del nostro amare Dio. “Non sei lontano dal regno di Dio”, risponde Gesù allo scriba, che ha capito il comandamento fondamentale della legge. Non è lontano, ma per entrarvi gli manca una cosa: amare Gesù, il Dio che gli si è fatto vicino. Perché la nostra vita è amare Dio e unirci a lui diventando per grazia ciò che lui è per natura: figli di Dio. L’amore per lui è la via: uno diventa ciò che ama.
Noi cristiani, se possiamo usare un’immagine, dovremmo essere come un fiore: esso è motivo di godimento alla vista per la sua bellezza e spesso anche all’odorato per il suo profumo. Possiamo in esso scorgere le due dimensioni della nostra esistenza cristiana, così come sono delineate dal “più grande dei comandamenti” dato da Gesù. Lo stelo nel suo sviluppo verticale indica l’amore che dobbiamo a Dio con tutto noi stessi. Le foglie, nella loro orizzontalità, sono immagine dell’amore al prossimo, verso i fratelli. Unico è il fiore, come unico è il cristiano che non può non amare Dio senza fare altrettanto con ogni altro e con se stesso.
Una sola corolla, sebbene siano diversi i colori, come uno solo è il battezzato e la comunità dei battezzati, che celebrano il proprio Signore elevando a lui la bellezza (che poi è suo dono) e il profumo delicato delle proprie preghiere, sorgente del buon profumo delle nostre opere buone.
Facciamo della nostra vita un dono di amore: è somma sapienza e principio di ogni buona azione.