5 – 6 gennaio 2020 – 2a dopo Natale – Epifania del Signore
Letture 5 gennaio: Siracide 24,1-4.12-16 / Efesini 1,3-6.15-18 / Giovanni 1,1-18
Letture 6 gennaio: Isaia 60,1-6 / Efesini 3,2-3a.5-6 / Matteo 2,1-12
E il Verbo… venne ad abitare in mezzo a noi (Gv 1,14)
Il vangelo odierno ci fa ascoltare l’inizio, il Prologo, dell’evangelista Giovanni. Esso esprime la sfida della fede: la Parola di Dio che si era fatta udire nella creazione, nella Legge e nella voce dei profeti, ora si è fatta vedere e toccare con mano nella carne di Gesù.
La Sapienza di Dio si è rivelata in vari modi e in diversi momenti della storia dell’umanità e presso tutti i popoli ha avuto chi l’ha cercata con passione, chi l’ha accolta e l’ha amata, ma anche chi l’ha rifiutata o ignorata.
L’evangelista Giovanni, che ha contemplato nell’uomo Gesù il Dio invisibile, indica a tutti noi la manifestazione ultima e completa della Sapienza di Dio nel Verbo che è venuto nel nostro mondo e ha posto la sua tenda in mezzo a noi. La Parola di Dio che un tempo si era fatta solo udire, ora si è fatta vedere, la si è potuta toccare con le mani. Ha assunto la nostra carne, è entrata nella nostra condizione umana fragile, sottomessa alla morte. Tutto questo per rivelarci, in parole e gesti umani, tutto quanto è possibile conoscere di Dio e del suo mistero.
È bello pensare che Gesù ha rovesciato il Cielo sulla nostra terra: per questo niente è insignificante o piccolo di quello che noi vediamo e tocchiamo. Dio, in Gesù è diventato uno di noi a dirci l’infinita grandezza di ogni uomo e donna di questo mondo.
Come è importante e necessario “conoscere” Gesù, standogli insieme, condividendone la vita! Diventare discepoli, che mettono i propri passi dentro le orme della Sapienza di Dio, che si è fatta carne nella vita di Gesù. Certamente capiremo meglio l’origine e il destino di noi e di ogni persona che affonda in un amore di elezione; destino che si compirà quando ci sarà regalata l’eredità che un Padre sempre costruisce e riserva per i suoi figli.