Lo Spirito della verità vi guiderà a tutta la verità (Gv 16,13)
Pentecoste: festa dello Spirito Santo, dono per eccellenza di Gesù Risorto. Lo Spirito viene abbondantemente effuso sulla comunità dei primi credenti (1a lettura), viene donato a tutto il Corpo della Chiesa e ai singoli (2alettura) perché siano sostenuti nel loro impegnativo mandato di liberare il mondo dal male e rinnovare il volto dell’umanità. Lo Spirito non si comunica come possesso egoistico, come gioia e fede strettamente personali: esso è dato per “l’utilità comune”.
San Giovanni ci suggerisce che la missione dello Spirito è quella di rendere testimonianza a Gesù, al punto di essere chiamato Spirito di verità. Dato che Gesù è la Verità, è bello pensare che lo Spirito porta il cristiano ad assomigliare sempre più a Gesù. Lo Spirito ci fa comprendere che in Gesù la rivelazione di Dio ha raggiunto la sua pienezza. È lo Spirito la nuova legge del popolo di Dio, del cristiano; è Lui che ci sa trasformare in uomini nuovi, in donne nuove, donati al regno di Dio, donati ai fratelli. Ci dona il coraggio e la libertà della testimonianza e dell’annuncio. È lo Spirito che sostiene e difende dalle insidie. È lo Spirito che ci rende consapevoli della nostra fragile grandezza; per questo ci libera dall’orgoglio e dalla presunzione: c’è un Altro che agisce attraverso di noi, anche nonostante i nostri limiti.
A noi lasciarci guidare verso un amore vero e profondo. Non un amore che si nutre di parole, di dichiarazioni o di promesse, ma di concretezza, di fatti; un amore riconoscibile dai frutti che produce. Presenza discreta ma sicura, lo Spirito produrrà cambiamenti inspiegabili. Lo testimoniano i santi, anche nostri contemporanei.