Vi sono ultimi che saranno primi (Lc 13,30)
Vivere da cristiani rende la vita appassionante e impegnativa. Gesù parla di “porta stretta” per cui occorre fare un certo sforzo, impegnarsi, in una parola cambiare vita. La salvezza è dono e nello stesso tempo esige impegno e lotta. Si può “mangiare e bere con lui”, ma se non ci si converte, se manca l’impegno, si resta tagliati fuori e il dono passa ad altri, a quelli che ritenevamo ultimi.
Gesù prende un proverbio diffuso per vestire la sua verità. Egli risponde alla domanda “Quanti saranno salvati?” Pochi? Tanti? Rispondendo Gesù dice che il tempo non è un congegno meccanico, ma un’occasione per la tua libertà: fanne qualcosa! Il tempo è un regalo perché il futuro è aperto. Gli ultimi saranno i primi e i primi saranno gli ultimi.
La vita è un’avventura e l’uscita è aperta. In ultimo non ti aiuteranno né abilità né previsione, né calcolo. In ultimo ciò che importa è il tuo impegno, la tua risposta alla chiamata, la tua fede.
Gesù non si rivolge alla tua intelligenza, ma al tuo cuore. Il tempo che hai è prezioso. Più prezioso dell’oro… perché vale Dio. Vivi bene l’attimo presente. È l’unico tempo che hai a disposizione.
Santa Teresina diceva: “Tu lo sai, Signore, che per amarti non ho che adesso”. Vivi ogni momento in pienezza. E lo sai: se vuoi che la vita rimanga per sempre costruisci sulla roccia della Parola e vivila nell’amore.