Egli parlava del tempio del suo corpo (Gv 2,21)
La rivelazione dell’amore di Dio per noi è la croce di Gesù. Essa è il segno del dono più grande di Dio: Egli ha amato noi fino al punto di dare il Figlio. Il Figlio ci ha amati fino al punto di dare la sua vita: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici (Gv 15,13). Per questo nel corpo crocifisso possiamo “leggere” tutto il suo amore per noi.
La parola del vangelo che ascoltiamo in questa domenica ci parla della “purificazione del tempio” da parte di Gesù. L’evangelista Giovanni ce ne parla perché vuole indicare il senso della missione di Gesù: istituire il nuovo tempio, cioè il “nuovo luogo” dove noi possiamo incontrare Dio. Gesù dice infatti ai Giudei: Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo farò risorgere. E l’Evangelista sente il bisogno di chiarire per noi: Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Dove abita Dio? Dove lo possiamo cercare? Dio non abita in case di pietra, ma il Corpo di Gesù diventa il nuovo tempio, nuovo luogo di comunione tra Dio e noi, suo popolo. Possiamo vivere questa Parola passando per quel “ponte” che è Gesù, ponte che congiunge il cielo e la terra. Nello stesso tempo anche ogni fratello e sorella che incontriamo sono il “tempio” nel quale abita Gesù.
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